"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi." (M. Proust)

La coppia in conflitto

La coppia in conflitto

La vita familiare è caratterizzata sempre più da situazioni di discontinuità e cambiamento che prefigurano “nuove” forme di coppia e di famiglia inserite in una realtà dinamica che si modifica molto rapidamente. Fra i mutamenti in atto nella famiglia, un posto di rilievo è occupato dalle transizioni familiari, intese come situazioni di stress psicosociale, che rendono la persona più vulnerabile e possono comportare potenziali esperienze di crisi. La separazione rappresenta un momento di transizione innescato dall’evento critico della rottura del legame di coppia, in cui avviene una riorganizzazione e una riconfigurazione dei legami familiari e intergenerazionali. Quando una coppia si separa non sempre riesce ad affrontare serenamente il distacco. Il conflitto, allora, può diventare la chiave per mantenere in vita il legame o può diventare un’arma di difesa o una vendetta per il male subito. Nonostante tale rottura sull’asse della relazione coniugale , la coppia è chiamata ad impegnarsi per mantenere e rinegoziare una relazione sul versante della genitorialità. Ai partner viene chiesto di assolvere ad un compito congiunto. Quando la coppia è unita, l’attaccamento del bambino all’altro genitore, persino con forme di alleanza e complicità, è visto con favore, perché inserito in una circolarità di  relazioni e sentimenti. Quando il cerchio si spezza il flusso si blocca o inverte la rotta, le immagini dei genitori di cui il bambino è portatore escono distorte, e il figlio diventa il simbolo del fallimento e della solitudine. La riorganizzazione dei legami del figlio con ciascun genitore può comportare incertezza, paura, angoscia, frustrazione, dubbi, sentimenti di perdita. Spesso gli adulti, mentre si stanno distaccando dalla loro storia di coppia, per un tempo più o meno lungo tendono a iperinvestire nella sfera genitoriale . Allora il figlio può diventare la posta in gioco tra i genitori. Il bambino è ancora in mezzo, ma nel senso più doloroso del termine. L’essere in mezzo al conflitto dei genitori può far vivere ai figli situazioni dolorose, di lotta interiore. Nei bambini più piccoli la principale difficoltà, nella separazione dei genitori, sta nel  riuscire a percepire come separato ciò che finora è stato considerato unità inscindibile. Studi di Wallerstein e Kelly (1980) hanno evidenziato che, mentre gli adulti hanno opinioni diverse sul divorzio, i bambini sono generalmente concordi: quasi tutti vogliono che i loro genitori tornino insieme e, se impossibile, vogliono sapere che nessuno di loro li ha abbandonati.

“Quando [...] questi ultimi (i figli) cominciano a rendersi conto che i loro genitori nutrono dei dubbi sull’amore che provano l’uno per l’altra, spesso dubitano di essere amati”

L’incertezza è legata ai numerosi cambiamenti da affrontare e dalle minori attenzioni ricevute, perché i genitori sono alle prese con altre preoccupazioni. Hanno dunque bisogno di essere rassicurati sul fatto che continueranno ad essere amati. Durante la separazione, come i genitori, anche i figli sono impegnati in una serie di compiti psicologici per il superamento di questa fase del ciclo vitale. Innanzitutto devono riconoscere la rottura della relazione dei propri genitori, riuscire a disimpegnarsi dalla sofferenza e dal conflitto e riprendere le proprie attività quotidiane.

In conclusione sarebbe opportuno domandarsi se è la separazione in sè a creare disagio? Le ricerche psicologiche suggeriscono che è la conflittualità tra i genitori, più che la separazione in sé e per sé, a produrre gli effetti negativi sul benessere dei figli. Va evidenziato che il bambino non è solo un osservatore privilegiato, che sta ai margini della situazione genitoriale, ma con la sua nascita entra a far parte del gioco familiare, come membro attivo, e, volente o nolente, spesso è chiamato ad assumersi ruoli differenti nella conflittualità genitoriale: può essere conteso e costretto a schierarsi con l’uno o con l’altro genitore, o anche a mediare il conflitto.

 Gruppi di parola  Istituto Metafora

Dott.ssa Silvia Recchia

Silvia Recchia
17 gennaio 2016